Nuovi e vecchi Modelli 231/01 dovranno tenerne conto da subito.
La recente Legge n. 68/2015 entrata in vigore il 29 maggio 2015 oltre ad avere introdotto all’interno del Libro II del Codice Penale il nuovo Titolo VI-Bis interamente dedicato alla disciplina delle nuove fattispecie di reati di Inquinamento Ambientale, ha apportato una significativa modifica all’art. 25-undecies del D.Lgs 231/2001 ampliando quindi l’elenco dei reati presupposto della Responsabilità Amministrativa.
Sono stati pertanto richiamati quale fonte di responsabilità, non solo penale per il soggetto agente, ma anche “para-penale” per la società nel cui interesse ha agito la persona medesima i nuovi reati di:
- Inquinamento Ambientale (Art. 452-bis C.P.)
- Disastro Ambientale (Art. 452-ter C.P.)
- Delitti colposi contro l’ambiente (Art. 452-quinquies)
- Traffico e abbandono di materiale ad alta radioattività (Art. 452-sexies)
Le sanzioni a carico delle aziende possono arrivare nel caso di delitti associativi, fino ad un massimo di €. 1.549.000,00, con possibilità di applicazione di tutte le sanzioni interdittive previste dall’art. 9 del D.Lgs 231/2001 fino ad un massimo di 1 anno.
L’elemento di maggiore rilievo per le aziende tuttavia lo rinveniamo nell’introduzione per i casi di inquinamento ambientale colposo e disastro ambientale colposo introdotti per il tramite dell’art. 452-quinques del Codice Penale. La casistica in cui un’azienda di tipo produttivo potrebbe quindi per propria colpa organizzativa incorrere in tale reato, si amplia notevolmente rendendo sempre più opportuna l’adozione di un proprio Modello 231/01 e la formalizzazione di protocolli preventivi te anche correlati a sistemi di gestione ambientali ISO 14001. Tali sistemi, integrati nel Modello Organizzativo 231/01 consentiranno all’impresa di adottare regolamenti interni, procedure formalizzate e/o prassi operative utili a prevenire ed individuare gli elementi di criticità dal punto di vista ambientale.
L’adozione di un Modello 231/01 realizzato in tale ottica potrà prevenire opportunamente i rischi ambientali, ed in caso di incidente esimere l’Ente dalla Responsabilità Amministrativa 231/01.
Il Testo del D.Lgs 231/2001 aggiornato è consultabile nella specifica sezione dedicata ai Materiali Utili 231/01.