L’INAIL ha elaborato un “Documento tecnico sulla possibile rimodulazione delle misure di contenimento del contagio da SARS-CoV-2 nei luoghi di lavoro e strategie di prevenzione” in vista della fase 2 per il rientro progressivo al lavoro  il prossimo 4 Maggio. Si tratta di un report  che contiene una classificazione delle attività produttive e commerciali in base al rischio  di contagio ( ambito di rischio) e una serie di regole per la riorganizzazione e la prevenzione (strategie di contenimento). Il modello prende in considerazione l’esposizione (la probabilità di venire in contatto con fonti di contagio nello svolgimento delle specifiche attività lavorative); la prossimità (le caratteristiche intrinseche di svolgimento del lavoro che non permettono un sufficiente distanziamento sociale per parte del tempo di lavoro o per la quasi totalità); l’aggregazione (la tipologia di lavoro che prevede il contatto con altri soggetti oltre ai lavoratori dell’azienda), ed in base a queste variabili stima il rischio di contagio in basso, medio basso, medio, medio alto ed alto.

MISURE ORGANIZZATIVE

  • Rimodulazione di spazi e postazioni di lavoro, dell’orario e dell’articolazione in turni, dei processi produttivi.
  • Smart working: da privilegiare quando è possibile.
  • Spazi di lavoro: distanziamento sociale. Organizzare spazi per lavoratori che non necessitano di particolari strumenti o attrezzature e che possono lavorare da soli (uffici inutilizzati, sale riunioni). Soluzioni innovative per gli ambienti in cui invece lavorano più persone: distanziamento postazioni di lavoro, barriere separatorie ( ad esempio: pannelli in plexiglass).
  • Spazi comuni: mense, spogliatoi… Devono essere garantiti la ventilazione continua,  la turnazione nella fruizione,  il tempo ridotto di permanenza ed il distanziamento sociale.
  • Orari: scaglionare i turni di entrata e uscita. Prevedere una porta di entrata ed una di uscita dedicate. Evitare assembramenti in generale.Attenzione anche agli spostamenti casa – lavoro, con piani di mobilità aziendale (misure specifiche per disciplinare l’uso dei mezzi pubblici che evitino le ore di punta, incentivi a forme di trasporto differenti, anche con il mezzo privato).
  • Trasporti: sui mezzi pubblici, distanziamento di almeno un metro, mascherine e protezioni individuali. Sugli aerei, misure particolari con barriere protettive fra i posti a sedere.
  • Spostamenti in azienda e trasferte: limitare al massimo tutti gli spostamenti all’interno di imprese e uffici. Limitare al massimo le trasferte.
  • Riunioni: solo in videoconferenza o altre forme di collegamento a distanza. Quando si ritiene necessaria la presenza fisica, distanziamento, protezioni individuali, ridurre al minimo il numero di partecipanti.
  • Fornitori esterni: secondo modalità, percorsi e tempistiche ben definite dall’azienda. Fondamentale il distanziamento sociale per le attività di carico e scarico.

PREVENZIONE E PROTEZIONE

  • Adottare una serie di azioni che vadano ad integrare il documento di valutazione dei rischi (DVR) coinvolgendo tutte le figure della prevenzione aziendale (medico competente, responsabili sicurezza sul lavoro) per monitorare l’attuazione delle misure previste.
  • Incisiva ed efficace attività di informazione e formazione, con particolare riferimento al complesso delle misure adottate cui il personale deve attenersi.
  • L’azienda dovrà  mettere a disposizione idonei mezzi detergenti per una  frequente pulizia delle mani, diffondere adeguatamente le informazioni sui comportamenti igienici da seguire (tramite poster, locandine affisse in bacheca, mail, volantini…),distribuire mascherine in tutti gli spazi comuni. La valutazione dei rischi nelle singole realtà aziendali è necessaria ad individuare i dispositivi di protezione individuale (DPI) adeguati alla mansione.
  • Sanificazione degli ambienti, delle postazioni di lavoro e delle aree comuni alla riapertura ed in seguito,  pulizia giornaliera dei locali, degli ambienti, delle postazioni di lavoro e delle aree comuni.

MISURE PER LA PREVENZIONE DA FOCOLAI EPIDEMICI

  • Controllo della temperatura corporea sui lavoratori, prima dell’accesso al luogo di lavoro.
  • Non si può entrare  in azienda con 37,5 di febbre.
  • L’azienda collabora con le autorità sanitarie per l’eventuale tracciamento di persone che sono state a contatto con pazienti COVID-19.

 

 

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